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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 22 ott 2017 13:57

L'Europa, i giovani e le sfide future

Dall'Europa ai giovani, dal lavoro alla demografia: è su questo asse che si sviluppano i due appuntamenti degli “Incontri d'autunno”, la rassegna culturale organizzata dalla Fondazione San Benedetto

Dall'Europa ai giovani, dal lavoro alla demografia: è su questo asse che  si sviluppano i due appuntamenti degli “Incontri d'autunno”, la rassegna culturale organizzata dalla Fondazione San Benedetto per favorire una comprensione documentata e non ideologica dei problemi, spesso oggetto di facili strumentalizzazioni, al centro del dibattito pubblico, in vista delle scadenze elettorali a cui l'Italia e Brescia si stanno preparando ad affrontare.

Era l'aprile del 1954 quando Alcide De Gasperi, intervenendo alla Conferenza parlamentare europea di Parigi, pronunciò un celebre discorso dal titolo significativo: “La nostra patria Europa”. Possiamo considerarla tale? Se è vero che a distanza di 63 anni l'Europa rappresenta ancora, di fatto, l'orizzonte a cui guardare, è altrettanto vero che, al di là di populismi e sovranismi di ritorno, c'è una sempre più diffusa diffidenza sul ruolo e le finalità delle strutture del governo sovranazionale europeo.  Da qui nasce l'esigenza di riscoprirne le radici: “L'Europa e la sua memoria” è, infatti, il tema che caratterizzerà il primo appuntamento (in agenda venerdì 27 ottobre alle 20.45  nell'aula magna dell'Università cattolica di via Tieste) con mons. Rino Fisichella, presidente del Ponificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione, introdotto dal presidente della Fondazione San Benedetto Graziano Tarantini. “La coscienza europeista non ha mai raggiunto livelli così bassi” ha sottolineato Giorgio Mottinelli che insieme a Diego Quaranta e Laura Ferrari ha presentato la nuova proposta culturale. Già ospite della realtà di Borgo Wührer, mons. Fisichella tratterà il tema della memoria europea “non inteso -  ha continuato Mottinelli - come il concetto di un passato che fu, ma come una coscienza che può aiutare a comprendere ciò che sta accadendo, senza avere la pretesa di fornire soluzioni, e men che meno dei giudizi, ma aiutando a ritrovare gli elementi fondanti di un'appartenenza”.

I giovani, il lavoro e la demografia sono gli altri temi di stretta attualità che verranno posti al centro dell'attenzione. Le nuove generazioni sono chiamate ad affrontare importanti sfide e le incognite sul  loro futuro sono molteplici, tante quanti gli interrogativi a cui la società è chiamata a rispondere.  “Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dalla Fondazione Migrantes – ha evidenziato  Laura Ferrari -  nel 2016 oltre 48mila ragazzi, fra i 18 e i 34 anni, hanno lasciato l'Italia, di questi, più di 3.000 bresciani”. Il tema occupazionale è, quindi, predominante e coinvolge, a cascata, questioni strettamente connesse, come il percorso di studi da intraprendere a fronte delle richieste del mercato, in un Paese in cui il crollo della natalità avrà pesanti ricadute sul welfare. Che consigli dare dunque ai giovani che si apprestano a scegliere l’università o a decidere che tipo di studi fare? Chi pagherà il conto di un paese sempre più vecchio che non ha saputo rigenerarsi? A queste e ad altre domande risponderanno - in occasione dell'incontro "Un futuro per chi? Giovani, lavoro, demografia” in calendario venerdì 24 novembre alle 20.45, nell'Auditorium Capretti dell'Istituto Artigianelli -  Gian Carlo Blangiardo, professore ordinario di Demografia all’Università degli Studi di Milano Bicocca, Giuseppe Castagna, amministratore delegato Banco Bpm, Daniele Sacco, direttore centrale Risorse umane e Organizzazione Gruppo Mondadori, e Luciano Violante, presidente di italiadecide – Associazione di ricerca per la qualità delle politiche pubbliche. Per ulteriori informazioni  www.fondazionesanbenedetto.it.

ROMANO GUATTA CALDINI 22 ott 2017 13:57