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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 03 ott 2016 16:13

I progetti partecipati di FBM

La Fondazione Brescia Musei ha presentato obiettivi e strategie per il triennio 2016-2018. Valorizzare il patrimonio la parola d’ordine

A poco meno di quattro mesi dalla delibera con cui il Comune di Brescia le ha “girato” la gestione del patrimonio museale, mobile e immobile (Castello compreso), la Fondazione Brescia Musei presieduta da Massimo Minini ha illustrato il suo programma per il triennio 2016/2018. “Un programma – ha esordito il presidente – che in questa prima fase riguarda soprattutto la valorizzazione del patrimonio esiste e che solo in un secondo momento prenderà in considerazione anche i contenuti da destinare nei diversi luoghi oggetto dell’accordo con il Comune”. Delega. Coerente con quanto stabilito da Palazzo Loggia nella decisione di demandare alla Fondazione la gestione del patrimonio museale, il programma messo a punto da Minini, dal direttore Luigi Di Corato e dal cda della Fondazione punta in questo primo triennio a una valorizzazione degli spazi museali e del Castello.I quattro mesi intercorsi dall’assegnazione fatta da Palazzo Loggia alla presentazione del progetto triennale sono serviti, come ha ricordato Minini, per una ricognizione dello stato di salute del patrimonio oggetto della convenzione e per gli interventi necessaria fare entrare quello bresciano nella rete dei grandi sistemi museali internazionali. Vittoria Alata. La prima “opera segno”, per usare un termine particolarmente in voga, sarà lo spostamento della Vittoria Alata al Capitolium in quegli spazi in cui venne riportata alla luce nel 1826. Si tratta di un’operazione che fa compiere un altro passo avanti alla valorizzazione del parco archeologico. La ricollocazione dell’opera simbolo del sistema museale bresciano nel luogo del suo ritrovamento comporterà anche una risistemazione degli spazi espositivi del Capitolium. Da non dimenticare, come ha sottolineato Minini, nemmeno la riapertura, prevista per la fine del 2017 secondo il cronoprogramma messo a punto dal Comune, della Pinacoteca Tosio Martinengo. Castello. Altro fronte di impegno per la Fondazione Brescia Musei sarà quello della valorizzazione del Castello, new entry tra il patrimonio immobiliare che il Comune ha girato alla realtà diretta da Luigi Di Corato. “Si tratta di una grande scommessa che la Fondazione ha accettato nella consapevolezza la struttura posta sul colle Cidneo può essere il valore aggiunto del sistema museale bresciano”, ha affermato Nicola Berlucchi, che nel cda della fondazione ha la delega a questa particolare sfida. “Il Castello – ha proseguito – sarà valorizzato non solo sotto l’aspetto museale. Dovrà diventare il punto di riferimento per l’aggregazione e il divertimento della città”. Allo studio anche l’ipotesi di un percorso storico-culturale che unisca Santa Giulia con il Castello”. Questi e altri sono gli impegni che la Fondazione Brescia Musei si è assunta anche con il preciso compito di trovare le gambe su cui farli correre. Un compito affidato, nel nome dei progetti partecipato a Francesca Bazoli, incaricata del fundraising.
MASSIMO VENTURELLI 03 ott 2016 16:13