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Brescia
di LUCIANO ZANARDINI 06 ott 2016 13:08

Arbitro in Loggia

Il nuovo presidente del Consiglio comunale di Brescia, Laura Parenza, si racconta in questa intervista dove ringrazia il presidente uscente Giuseppe Ungari e rilancia alcune attenzioni

Arbitro con “fiducia” della Loggia. Laura Parenza succede a Giuseppe Ungari come presidente del Consiglio comunale di Brescia. “Mi preme – esordisce il nuovo presidente – ringraziare il consigliere comunale Giuseppe Ungari che ha dimostrato grande impegno in un’attività difficile, soprattutto all’inizio di un’amministrazione quando ci si deve ancora conoscere e quando si devono comporre le commissioni. Lo ringrazio per il lavoro e per la sensibilità che ha espresso nei confronti dei gruppi consiliari”. La Parenza ha una lunga esperienza politica ed è quindi consapevole che l’attività del presidente del Consiglio comunale viene letta sotto la lente d’ingrandimento. Maggioranza e opposizione non hanno risparmiato in passato osservazioni. “So bene che è un incarico prestigioso, ma che necessita anche del dono dell’imparzialità. Credo che ci sia sempre più la necessità di condividere alcuni processi e scelte a vantaggio della cittadinanza. Credo molto nella condivisione. Credo molto alle parole (‘Brescia è un laboratorio politico’) che il presidente Mattarella ha voluto offrire al nostro territorio durante la sua visita per ricordare Mino Martinazzoli; credo che ci sia, pur con le specifiche sensibilità, la necessità di portare avanti un lavoro comune e sinergico a beneficio della nostra città”.

Il centrosinistra. Abita a Urago Mella, per due mandati ha svolto l’incarico di presidente della Circoscrizione ed è stata tra i fondatori del Partito Democratico a Brescia. E a proposito del Pd, sottolinea che “l’amministrazione Del Bono ha dato risalto al Pd con un gruppo forte in Loggia” ma che vuole mantenere i rapporti con la Civica Del Bono, con Brescia per Passione e con la lista Al lavoro per Brescia. “Resta importante costruire e saldare i legami e le relazioni per lavorare insieme per la città. In questi tre anni si è fatto un percorso insieme dove nessuno ha cercato di prevaricare sugli altri. E il lavoro sta dando buoni risultati visto che le scelte sono condivise dalla maggioranza”. Membro dell’ente di area vasta, dove segue da vicino il tema dell’immigrazione, ribadisce la sua “grande passione” nel fare questo lavoro. “L’istituzione deve fare la regia. Solo facendo squadra si cresce”. Ma qual è il rapporto tra il Comune e l’Ente di area vasta? “Il presidente Mottinelli la chiama ‘La casa dei Comuni’. È importante che all’assemblea dei sindaci ci sia una convergenza sui grandi temi. Per Brescia c’è la necessità di costruire, insieme ai Comuni limitrofi, la città metropolitana”.

LUCIANO ZANARDINI 06 ott 2016 13:08