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Brescia
di VALERIA MESSI 23 mar 2017 15:14

Alle fonti della storia

L’Archivio Storico Diocesano di Brescia ha offerto un'offerta formativa agli studenti della classe 4^B del Liceo classico Arnaldo grazie al progetto dell’Alternanza Scuola Lavoro

Vedere come la storia sia composta da fonti e documenti. E' questa l’opportunità che l’Archivio Storico Diocesano di Brescia ha offerto agli studenti della classe 4^B del Liceo classico Arnaldo, grazie al progetto dell’Alternanza Scuola Lavoro. La presentazione degli elaborati prodotti dagli studenti, tenutasi giovedì 23 marzo nella sala conferenze dell’Archivio Storico Diocesano, ha costituito il momento conclusivo di questo percorso. “Questo è il primo anno che ci impegniamo in questa iniziativa – spiega Lucia Signori, archivista e responsabile del progetto –. E' stato impegnativo, ma il bilancio finale è sicuramente positivo”. Inizialmente la classe ha partecipato ad un ciclo di conferenze introduttive riguardanti il periodo storico dei documenti con cui si sono rapportati e le tecniche d’archivistica, in particolare quella digitale.

Successivamente i ragazzi si sono divisi in due gruppi di 13/14 componenti ciascuno, che hanno lavorato alternativamente per circa un mese al riordino e alla catalogazione di una serie di duplicati anagrafici del periodo Lombardo-Veneto. Gli studenti hanno avuto così la possibilità di attingere e toccare con mano i dati storici che erano stati registrati dai parroci bresciani dal 1816 al 1865 per ordine del governo austriaco. Sulla base dei dati catalogati è stato poi loro richiesto di effettuare a piccoli gruppi un lavoro di sintesi e di analisi statistica sulle cause di morte del periodo. In particolare è stato preso in esame il tema della mortalità infantile, triste piaga di tutto il XIX secolo. Il prodotto finale è stato poi esposto davanti alla classe e ai vari responsabili del progetto durante la mattinata di giovedì. Per gli studenti è stata un’esperienza arricchente ed interessante, un’occasione formativa non convenzionale, che ha permesso loro di tornare indietro di 200 anni e farsi un’idea di quella che poteva essere all’epoca la situazione della loro città.

VALERIA MESSI 23 mar 2017 15:14