lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di ROBERTA ANGELI 28 set 2017 09:32

Un film su Matteo Ricci

Venerdì 29 settembre alle 20.30 presso i Missionari Saveriani viene proiettato il cortometraggio “Il popolo della Croce. Vita di Matteo Ricci in tre episodi”

Mostre tematiche, presentazioni di libri, tavole rotonde e proiezioni: il Festival della Missione (12-15 ottobre) e il Festival della Pace (24-26 novembre) riserveranno a questo autunno programmazioni ricche di eventi e momenti di riflessione. Tra le iniziative culturali proposte da “Missione Oggi” in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano, a dare il via alla serie “I grandi missionari”, sarà la proiezione del cortometraggio “Il popolo della Croce. Vita di Matteo Ricci in tre episodi”.

A presentare l’evento, venerdì 29 settembre presso il Salone Romanino del Complesso di San Cristo (ore 20.30) sarà padre Mario Menin, direttore di “Missione Oggi”: “I Missionari Saveriani, in questo anno che celebra il 60° anniversario della loro presenza a Brescia, vogliono significativamente presentarsi alla città anche con queste iniziative legate a Missione Oggi ed incrociandosi con i Festival della Missione e della Pace”, spiega Menin. “I temi delle nostre iniziative sono legati alla parola “missione”, quindi racconteremo la missione non solo attraverso le testimonianze dei missionari presenti a Brescia e nel mondo ma anche attraverso il racconto di figure gigantesche come appunto quella di Matteo Ricci.”

“Il film non è propriamente sulla vita di Ricci, ma su un momento fondamentale - sottolinea Maurizio Pasetti, regista del cortometraggio -. Nel momento in cui compie la sua missione in Cina, Matteo Ricci si trova di fronte a tantissime difficoltà e da grandissimo intellettuale, di grandissima statura morale, comincia a farsi delle domande. Per noi oggi questo tipo di domande sono di grandissima importanza, nel senso che sposta il discorso dal multiculturalismo, ovvio nella società in cui viviamo noi oggi, all’interculturalità.”

Significativa quindi la scelta di aprire la stagione proprio con un personaggio che a suo tempo fu mediatore tra due culture, riuscendo “grazie a questa sua dedizione e sforzo enorme addirittura a venire accolto dall’imperatore, che gli permette di far conoscere in Cina il Cristianesimo.”

ROBERTA ANGELI 28 set 2017 09:32