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Brescia
15 gen 2015 00:00

Una carta prepagata Ubi per l'Aido

Ubi Banco di Brescia e Aido Lombardia presentano la carta di pagamento Enjoy Ubi Comunità Special Edition Aido, la carta prepagata di Ubi Banca rivolta agli Associati, ai sostenitori e in generale a coloro che condividono i valori della onlus

L'Aido nasce a Bergamo nel 1971 e si prodiga su tutto il territorio nazionale per promuovere la cultura della donazione, attraverso un’articolata struttura territoriale, tanto da essere riconosciuta un punto di riferimento fondamentale per le istituzioni pubbliche, politiche e sanitarie sul tema della donazione e del trapianto di organi.

Il Gruppo Ubi Banca e l’Associazione Italiana Donatori di Organi vantano una consolidata partnership, avviata fin dal 1975, che si arricchisce ulteriormente attraverso l’emissione della carta prepagata Enjoy Ubi Comunità Special Edition AIDO, caratterizzata da un layout personalizzato con il marchio della Onlus a cui è dedicata. Una carta che rappresenta non solo uno strumento distintivo e di appartenenza associativa, ma anche di partecipazione alla missione sociale dell’organizzazione non profit. Il titolare della carta contribuirà indirettamente, mediante l’utilizzo della carta nei pagamenti, a sostenere i progetti associativi, in quanto la Banca erogherà a Aido una somma a titolo di liberalità, rinunciando a una parte dei propri ricavi.

I titolari di Enjoy Ubi Comunità Aido - che abbina le comodità di uno strumento di pagamento e la praticità di un conto corrente, essendo dotata di Iban – beneficiano di tutte le funzionalità della carta Enjoy, a condizioni economiche agevolate. E’ quindi possibile: fare acquisti online e nei negozi, in Italia ed all’estero; pagare piccoli importi, avvicinando la carta all’apposito lettore Pos, grazie alla tecnologia contactless; disporre bonifici ed effettuare ricariche; accreditare lo stipendio e domiciliare utenze e abbonamenti; fare acquisti presso negozi fisici e online; prelevare contanti presso tutti gli sportelli automatici abilitati (ATM); accedere online in mobilità al proprio saldo, tramite l’home banking Qui Ubi.

“Il nostro Istituto fonda la propria identità sui valori della cooperazione e della territorialità - apre Costantino Vitali, Presidente del Banco di Brescia - e ha consolidato nel tempo stretti rapporti con comunità, organizzazioni della società civile ed enti religiosi, fornendo loro un solido sostegno e adoperandosi per rispondere al meglio alle esigenze di queste componenti fondamentali e preziose della società. Siamo quindi orgogliosi di affiancarci all’Associazione Italiana Donatori di Organi, che da anni si impegna con successo per sensibilizzare le coscienze dei cittadini sulla donazione degli organi, grazie anche all’impegno dei numerosi volontari. L’iniziativa – conclude Vitali – si inserisce nella progettualità che ha generato una piattaforma di servizi evoluti e di strumenti per l’economia sociale e il volontariato: “Ubi Comunità”, creata dal Gruppo Ubi Banca, sempre in un’ottica di prossimità al territorio e di creazione di valore sociale, e strutturata per rispondere al meglio alle particolari necessità delle diverse realtà del terzo settore”.

Leonida Pozzi, presidente del Consiglio regionale Aido della Lombardia, dichiara “Fra le tante iniziative condotte ogni giorno, ormai da quasi 45 anni, per sensibilizzare enti, istituzioni e comunità, l’Aido Regionale Lombardia ha posto particolare attenzione agli incontri con alunni e studenti delle scuole che già lo scorso anno avevano permesso di contattare - con operatori formati dall’Aido per la diffusione del messaggio della donazione nelle scuole - 30.697 persone. Considerato che in media ogni famiglia è composta da tre persone, il messaggio ha toccato quasi 100mila cittadini lombardi. Siamo perciò decisi a sfruttare questa importante occasione della carta Enjoy con un Gruppo bancario importante qual è Ubi Banca. Obiettivo del Consiglio Aido Lombardia è quello, insieme con tutte le altre iniziative sul territorio, di aumentare da subito gli incontri nelle scuole, triplicando nel giro di qualche anno il numero delle persone complessivamente contattate”.
15 gen 2015 00:00