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Roma
di REDAZIONE ONLINE 30 gen 2015 00:00

Tav Milano-Venezia: il Ministero si dimentica di Brescia

I deputati Pd Realacci e Cominelli hanno sollevato alcune questione sul progetto Tav Milano-Venezia concernente il tratto bresciano. La risposta del Governo, secondo gli esponenti democratici, è stata lacunosa

Nei giorni scorsi, alla Camera, a seguito di un’interrogazione firmata da Ermete Realacci e Miriam Cominelli, si doveva discutere di alcune criticità, economiche e ambientali, del progetto Tav Milano-Venezia, rispetto al territorio di Brescia. Questioni totalmente glissate dal Ministero. Secondi i deputati del Pd la soluzione potrebbe essere rappresentata dall’opzione del raddoppiamento della linea storica, sull’esempio del tratto Milano-Treviglio e Padova-Mestre.

“La risposta del Ministero delle Infrastrutture al mio questione time sul completamento della linea ferroviaria ad alta velocità Milano-Venezia è stata molto lacunosa – si legge in una nota di Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera -. Il ministero ha affrontato infatti solo le questioni legate a una parte del tracciato veneto ed è mancato un chiarimento sulle criticità della linea rispetto al territorio di Brescia, del Lugana e del Garda. Su questi punti sarà necessario avere ulteriori chiarimenti. Anche in questo senso si è impegnato il sottosegretario Del Basso De Caro. La Milano-Venezia è una linea ferroviaria da potenziare, ma va adeguata alle esigenze del territorio. Per il suo completamento, come chiedevo nella mia interrogazione sottoscritta anche dai colleghi Borghi, Braga, Carra, Cominelli, Zardini e Lacquaniti, sarebbe auspicabile puntare sul quadruplicamento in affiancamento alla linea storica. Alternativa che consentirebbe di evitare gravi compromissioni dell’ambiente, rendendo al contempo il servizio più utile a territori di grande importanza e il progetto meno oneroso".

REDAZIONE ONLINE 30 gen 2015 00:00