lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 14 gen 2015 00:00

Paola Vilardi. Variante ex Magazzini generali? Un comparto Milano bis

Il commento di Paola Vilardi - consigliere comunale in Loggia per Forza Italia ed ex assessore all'Urbanistica territorio e ambiente della giunta Paroli - al nuovo piano di interventi nell'area ex Magazzini generali

Lo scorso dicembre la giunta Del Bono ha approvato la proposta di adozione della variante al Programma integrato di intervento riguardante l’area degli ex Magazzini generali. Lunedì 12 gennaio il Sindaco Emilio Del Bono e l’assessore all’urbanistica Michela Tiboni hanno presentato il programma degli interventi concordati con la proprietà, il gruppo Nuovo assetti urbani. Con questa variante al Pgt, di fatto, cala definitivamente il sipario sull’ipotesi, avanzata dall’amministrazione precedente, di una sede unica comunale. In collegamento con noi Paola Vilardi, consigliere in Loggia di Forza Italia ed ex assessore all'Urbanistica Territorio e Ambiente della giunta Paroli.

In qualità di ex assessore all’Urbanistica del Comune di Brescia, cosa pensa della variante al Pgt inerente l’area ex Magazzini Generali?

Questa nuova amministrazione sta cercando di disfare tutto quello che si è fatto precedentemente, tranne, poi, portare avanti i progetti che a loro interessano. Nello specifico questa variante. Noi abbiamo appreso dai giornali il nuovo disegno urbanistico, presentato con questa variante, perché non c’è stato ancora alcun confronto in Commissione. Il progetto andrà ovviamente anche in Consiglio comunale, quindi avremo modo di discuterne in modo più approfondito. Questo è un Piano che la nuova amministrazione ha concordato con la proprietà, evidentemente va nel segno opposto rispetto al nostro indirizzo: il ridisegno di un’area importante con la presenza di una sede unica per tutti gli uffici comunali presenti nella nostra città, con una razionalizzazione, una ricaduta positiva. La sede unica sarebbe entrata nel patrimonio dell’amministrazione. Il nuovo progetto vede un aumento di residenza, libera e convenzionata, ma con condizioni pessime: rimane il centro commerciale, rimane la Coop, che si trasferirà dal centro Flaminia alla nuova sede dei Magazzini.

Quali sono le motivazioni, secondo lei, che hanno spinto l’attuale amministrazione a cassare il progetto precedente?

Del Bono, anche durante la precedente amministrazione, ha sempre avversato questo progetto In termini urbanistici le ricadute saranno negative. Rischiamo di ritrovarci con una nuova torre di San Polo, molto probabilmente il disegno urbanistico sarà questo, io mi sarei aspettata qualcosa d’altro. Se volevano fare qualcosa di diverso, non avrebbero dovuto accettare la presenza del supermercato. In questo modo, invece, ci sarà una grande distribuzione, con un mix di residenza non ben definita negli spazi, residenze separate, non si capisce ancora come… Temo che si vada a riproporre un comparto Milano bis.

Le ricadute urbanistiche fondamentali sono queste?
Certo. C’è poi il rischio che questo progetto non parta, si rischia di avere soltanto la Coop e una piastra per gli sport.
ROMANO GUATTA CALDINI 14 gen 2015 00:00