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Castelcovati
di ANDREA GALLI 13 gen 2017 10:00 Ultimo aggiornamento 12 gen 2017 11:06

I Canünsei de Sant’Antone

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La nona sagra “I Canünsei de Sant’Antone” è organizzata, fino al 22 gennaio, dalla parrocchia e dal Comune in occasione del Santo Patrono

Dieci giorni di celebrazioni per riscoprire le proprie radici nella tradizione e nella fede nel segno di Sant’Antonio, punto fermo capace di unire diverse generazioni. Dieci giorni di celebrazioni che coniugano sacro e profano, per l’appuntamento più atteso dell’anno da tutti gli abitanti di Castelcovati. Oltre allo stand gastronomico, che prenderà il via venerdì 13 e che vanterà i famosi casoncelli di Sant’Antonio, tanti gli appuntamenti da segnare sul calendario. Venerdì 13 una serata per i giovani con musica e l’inaugurazione delle mostre fotografiche organizzate dal circolo fotografico “L’Iride”. Sabato sera saranno invece protagoniste le ballerine del “Centro Danza Castelcovati” di Monica Cogi. Le celebrazioni religiose iniziano domenica 15 gennaio alle 15.30, con la benedizione degli animali sul sagrato della parrocchiale, secondo il rito legato a Sant’Antonio Abate. Dopo la visita del vescovo Luciano Monari, che lo scorso anno aveva benedetto i locali della cooperativa “Solidarietà covatese”, nata come opportunità di lavoro per le donne in difficoltà valorizzando il tipico casoncello di Sant’Antonio, quest’anno sarà mons. Vigilio Mario Olmi a celebrare la Messa solenne delle 10.30 di martedì 17 gennaio. Nel giorno del patrono, saranno presenti anche gli ex parroci e gli ex curati di Castelcovati, affiancanti dai sacerdoti della zona.

Mercoledì 18 gennaio una seduta straordinaria del consiglio comunale consegnerà le borse di studio agli studenti meritevoli e la benemerenza ad Angela Gertrude Zani, volto storico della Caritas covatese, scomparsa lo scorso 10 ottobre. La festa proseguirà venerdì 20 nel segno della solidarietà, con una serata dedicata ai ragazzi della cooperativa sociale “Il Cammino”. Sabato 21 gennaio la tradizione la farà da padrone: in mattina il flash mob che radunerà tutte le famiglie Festa del paese, mentre alle 20.45 la commedia dialettale portata in scena dalla compagnia teatrale parrocchiale “Gli Stortignacoli”. Domenica 22 alle 20.45 gennaio la sagra si chiuderà con il secondo Festival di Sant’Antonio, una competizione canora per veri talenti. Evento cardine dell’ultima giornata di festa è però la processione che si terrà alle 15 e che coinvolgerà tutte le classi di catechismo, con un approfondimento sulle vite di Santi che possano essere un esempio per la comunità, come Sant’Antonio Abate. Protagonisti, nella processione come nei 10 giorni di celebrazione, i volontari, vera colonna portante di questa sagra giunta ormai alla nona edizione.

La voglia di darsi da fare e mettersi in gioco per il proprio paese riesce infatti ad unire giovani e adulti di tutte le associazioni, creando un’unica grande famiglia partendo dal gruppo Adolescenti fino agli Alpini, passando per l’Avis, il gruppo dell’oratorio, la Protezione civile e “Laurà per Castel”. Sono tante le realtà coinvolte, le forze vive di un paese che si identifica nella sua sagra patronale.



ANDREA GALLI 13 gen 2017 10:00 Ultimo aggiornamento 12 gen 2017 11:06