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Rio
17 ago 2016 00:00 Ultimo aggiornamento 17 ago 2016 04:30

Le lacrime di Vanessa

Vanessa Ferrari si ferma, alla sua ultima Olimpiade, ai piedi del podio. Le sue lacrime hanno commosso tutti gli sportivi

Le lacrime di Vanessa Ferrari hanno commosso l'Italia. Dietro quelle lacrime ci sono anni e anni di sacrifici per la venticinquenne di Orzinuovi. La sua Olimpiade, la sua carriera, si conclude con un altro quarto posto al corpo libero ai Giochi dopo la delusione di Londra 2012. Ma questa volta il risultato non è stato influenzato dai giudici ma da una piccola imprecisione nel finale che le ha proibito di salire sul podio. La medaglia olimpica attesa e meritata sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una carriera internazionale intrapresa 10 anni fa, nel 2006, con il successo mondiale di Aarhus. Per chiudere in bellezza aveva scelto proprio le note del "Nessun Dorma" di Puccini che l'avevano accompagnata al trionfo continentale.

Sulla sua pagina Facebook migliaia di persone l'hanno virtualmente abbracciata per le emozioni che ha saputo regalare. In questi anni tra infortuni ai tendini e successi ha visto l'evoluzione di una disciplina la ginnastica che vede la sua squadra bresciana, la Brixia, ai vertici. E tutto questo grazie a Vanessa, a una struttura organizzativa e logistica impeccabile e all'allenatore, nonché ct della nazionale, Enrico Casella. La Brixia, per la cronaca, ha portato quattro atlete alle Olimpiadi. Scusate se è poco.


17 ago 2016 00:00 Ultimo aggiornamento 17 ago 2016 04:30